Umidità di risalita e pavimenti: ecco cosa sapere

Accessori per la determinazione dell'umidità di risalita nei pavimenti

Umidità di risalita e pavimenti: ecco cosa sapere

controllo umidità di risalita

L’umidità di risalita nei pavimenti o nei muri rappresenta un problema molto più diffuso di quanto si possa immaginare. Le sue cause sono strutturali e possono dunque presentarsi anche in un edificio nuovo o recentemente ristrutturato, qualora l’impermeabilizzazione non fosse stata eseguita correttamente.

Nel nostro lavoro, ci siamo ritrovati più e più volte a dover risolvere i danni provocati dall’umidità di risalita e a limitarne la presenza proprio per poter applicare la resina in maniera ottimale.

Ma di cosa si tratta esattamente? Conosciuta anche come “umidità ascendente dal terreno”, essa si presenta come un fenomeno riscontrabile spesso all’interno di appartamenti, ville, industrie, uffici, magazzini e locali commerciali. Essenzialmente si tratta di un problema che affligge il pianoterra delle abitazioni, i seminterrati o i piani interrati, cioè tutte quelle parti di un immobile che sono a contatto diretto col suolo, nei quali l’acqua che impregna il terreno viene assorbita dalle strutture porose in muratura sfruttando il fenomeno della capillarità.

Si tratta di un problema che si può verificare anche negli edifici industriali ed è anzi una delle prime motivazioni che spingono i proprietari dei capannoni a intraprendere lavori di ristrutturazione dei pavimenti. L’umidità di risalita nei pavimenti, infatti, oltre a favorire la formazione di muffe e il deterioramento dell’intonaco sulle pareti, può causare danni strutturali in quanto i pavimenti e le pareti si impregnano di umidità e sali e si deteriorano irrimediabilmente, pregiudicando anche l’isolamento termico dell’edificio. In più, questa condizione è insalubre per le persone che vivono o lavorano all’interno degli ambienti.

Le cause dell’umidità di risalita

L’umidità interna agli edifici può essere causata anche dalla condensa per la mancata aerazione degli ambienti o da infiltrazioni o perdite che impregnano le strutture. In questo caso però la situazione è temporanea e risolvibile. Quando siamo invece in presenza di umidità di risalita nel pavimento la causa è essenzialmente legata ad una scorretta impermeabilizzazione del massetto sottostante. Pertanto, l’acqua che si trova nel sottosuolo penetra nelle pareti e si manifesta con muffa o rigonfiamenti delle superfici, ma anche con macchie, scolorimenti e scrostamenti della vernice. Questo fenomeno può interessare tutti i materiali costruttivi, dalla muratura in pietra al cemento armato.

In base alla porosità delle pareti e alla quantità di acqua presente nel sottosuolo, queste problematiche possono manifestarsi a pochi centimetri dal pavimento e persino salire fino al soffitto.  In alcune eventualità, l’umidità di risalita può provocare difficoltà nella stesura della resina, causare rigonfiamenti su quella già applicata e proporre gli stessi danni e problemi anche per quanto riguarda altre tipologie di pavimentazioni.

Per questa ragione il problema dell’umidità di risalita deve essere evitato in fase di costruzione con una corretta progettazione dei massetti di sottofondo e, quando già presente, richiede un intervento in grado di agire in modo risolutivo, con un’impermeabilizzazione che permetta poi di posare la pavimentazione in modo ottimale.

Come si risolve il problema dell’umidità da risalita?

I rimedi per l’umidità di risalita dei pavimenti interessano dunque la fase di preparazione del sottofondo, sul quale poi si potrà andare a posare un pavimento. Il rivestimento potrà essere realizzato in resina che, come vedremo in seguito, ha ottime caratteristiche di traspirabilità ed è indicato per evitare i problemi di ristagno dell’umidità.

Prima di procedere all’applicazione della pavimentazione, è sempre opportuno valutare con attenzione la quantità di umidità presente. Saltando questo passaggio o eseguendolo in maniera non corretta, si rischierebbe di non preparare adeguatamente il sottofondo e anche di non usare la resina ideale.

Quale sarebbe il risultato? La pavimentazione si “staccherebbe” in alcuni punti, risultando pericolosa e dall’aspetto poco piacevole. Infatti, l’umidità andrebbe a spingere il materiale verso l’alto, provocando rigonfiamenti che a lungo andare si romperebbero. Pertanto, questo tipo di controllo è strettamente necessario e, per eseguirlo in modo adeguato, è importante sapere che l’umidità presente nel massetto del pavimento va suddivisa in due diverse categorie.

Una di queste è l’umidità che si trova all’interno del calcestruzzo. Quest’ultimo, una volta pronto per il getto, è composto da decine di litri di acqua. Perciò, quando è fresco, quella rilevata al suo interno non è una vera e propria umidità. Durante le settimane successive alla posa, l’acqua evaporerà quasi completamente, eliminando a priori le problematiche correlate.

Di solito invece, i veri problemi di umidità di risalita nascono nella massicciata sottostante al massetto. In questa eventualità, il professionista incaricato dovrà misurarne la quantità presente (ad almeno 40 millimetri dalla superficie del massetto), usando strumenti elettronici appositi o un igrometro a carburo di calcio. Non si potrà tollerare una percentuale di umidità superiore al 3-5%. In seguito, con i dati corretti alla mano, si potranno adottare le soluzioni più valide.

La migliore soluzione da adottare in caso di elevata percentuale di umidità di risalita

Tra le soluzioni che si possono adottare in caso di un’elevata percentuale di umidità, c’è quella dello sbarramento meccanico, che consiste nel tagliare il muro per inserire uno sbarramento in plastica o metallo che impedisce la risalita del vapore. Tuttavia, questa soluzione non può più essere applicata perché vietata dalla normativa antisismica. Esistono poi dei dispositivi anti-risalita abbastanza costosi che si basano sul principio dell’elettrosmosi, volte a creare una differenza di potenziale che impedisce la risalita dell’acqua nella parete, ma che non risolvono il problema alla radice. Allo stesso modo, la costruzione di contro-pareti è una finta soluzione perché non fa altro che nascondere il problema senza eliminarlo.

La soluzione più efficace è invece quella della creazione di una barriera chimica con sistemi permeabili al vapore, di solito privi di solventi.

  • Quando si tratta di pavimenti industriali, ci si avvale di strati protettivi dotati di una notevole resistenza meccanica e dallo spessore diverso. Nello specifico, si può optare per la realizzazione di un rivestimento in resina permeabile al vapore acqueo e in questo caso si usano sempre le migliori resine epossidiche traspiranti.
  • Per quanto riguarda gli altri sistemi ai quali affidarsi, si sceglie spesso di realizzare una barriera chimica utilizzando una resina tricomponente epossicementizia.
  • Un’altra valida barriera al vapore può concretizzarsi inoltre in un foglio di polietilene, che potrà essere inserito direttamente sotto il massetto.

L’aiuto della resina

Qualunque sia la soluzione di impermeabilizzazione adottata, contando su adeguati strati protettivi e sulla scelta di validi componenti si potrà procedere con l’applicazione del pavimento.  A questo proposito, è utile sapere che le pavimentazioni in resina traspirante possono resistere all’umidità, pertanto sono una validissima soluzione per le pavimentazioni residenziali e industriali in presenza di un problema di umidità di risalita.

Grazie alla loro traspirabilità, queste resine lasciano passare l’umidità ascendente dal terreno e rimangono perfettamente attaccate al sottofondo o al pavimento preesistente. Altri materiali – così come alcune tipologie di resina non traspirante – possono invece assorbire l’umidità e danneggiarsi in breve tempo, rompersi o presentare rigonfiamenti che possono diventare pericolosi, oltre che antiestetici.

Quali sono dunque le resine da prediligere?

I pavimenti in resina multistrato

Quando si tratta di umidità di risalita, è possibile contare sui pavimenti multistrato, realizzati con la resina epossidica traspirante. Questa soluzione è idonea per il rivestimento di sottofondi particolarmente umidi e consente di evitare l’accumulo di umidità tra il fondo e il pavimento stesso.

In genere si tende a preparare il supporto in maniera adeguata, a passare una mano di resina epossidica e quarzo sferoidale, per poi eseguire un passaggio con la resina epossidica colorata. In altri casi si opta per più mani di prodotto, per alcune operazioni di rasatura e per la stesura finale di uno strato protettivo con resina poliuretanica trasparente.

Solitamente si arriva a realizzare pavimentazioni con uno spessore da 1,5 a 3 millimetri, senza solventi e permeabili al vapore. Proprio come ogni pavimento costituito dalla resina, si potrà contare su elevati livelli di personalizzazione e su una notevole resistenza chimica, ma anche meccanica, all’abrasione e all’usura.

Queste superfici sono facili da pulire e igieniche, e il più delle volte presentano un effetto antisdrucciolo. Studiando al meglio la loro composizione e i metodi di applicazione, possono rivelarsi la scelta ottimale sia per contesti residenziali, tenendo conto di design e personalizzazione, che per ambienti industriali, soggetti ad un traffico medio-pesante e alle sollecitazioni dei macchinari.

I pavimenti in resina autolivellante

Oltre al pavimento multistrato con resina traspirante, è possibile puntare sulla resina epossidica autolivellante e traspirante.

Le procedure di applicazione sono spesso similari a quelle accennate in precedenza e possono essere avvalorate dalla stesura finale di uno strato di resina protettiva, che di solito è quella poliuretanica alifatica trasparente.

Lo spessore della superficie può variare da 2 a 4 millimetri e presentarsi come un rivestimento permeabile al vapore e all’umidità di risalita. Anche qui ci si potrà assicurare un’elevata resistenza e durabilità, una notevole facilità di pulizia e un accattivante impatto estetico, grazie a ottimali livelli di personalizzazione.

ResinSystem: dal sopralluogo alla realizzazione del pavimento in resina

Purtroppo, al giorno d’oggi, gli edifici che “soffrono” di umidità di risalita non sono pochi. In alcune situazioni, pur considerando che la barriera al vapore dovrebbe essere integrata nei massetti di tutti gli edifici di nuova costruzione, questa importante protezione non è presente.

Tra l’altro, ci troviamo spesso a risolvere i problemi causati da un’errata misurazione dell’umidità, che portano alcune aziende ad applicare la resina non adatta e senza considerare le dovute preparazioni del sottofondo. Tutto questo ci porta ad agire in modo ancor più attento e scrupoloso.

Il nostro team si mette dalla parte del cliente effettuando ogni volta un attento sopralluogo. Dopo un’accurata valutazione dell’umidità di risalita e delle esigenze ambientali, ci occupiamo di stilare una lista di interventi e possibili soluzioni.

Una volta trovata l’opzione migliore per la situazione in questione, passiamo alla progettazione, alla preparazione del sottofondo, all’eventuale ripristino o creazione della barriera al vapore, e infine alla realizzazione della pavimentazione in resina. Quest’ultima potrà rispondere alle più specifiche necessità e soddisfare le più svariate preferenze, attraverso colori, decorazioni e finiture particolari.

ResinSystem Italia realizza pavimentazioni in resina per contesti residenziali, pavimenti industriali e tanto altro, senza mettere da parte le attuali tendenze di design, né tantomeno le più ottimali funzionalità delle superfici.

Pertanto, sì, potrete contare su di noi anche quando si tratta di umidità di risalita. Con competenza e professionalità, faremo in modo che l’umidità ascendente dal terreno non sia più un problema per la vostra pavimentazione, limitando inoltre i danni che essa può causare a pareti e soffitti.

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Comments (8)

  • Luciano

    Pavimento di circa 40mq poggia sul terreno, dal sottosuolo viene umidità da tutto il pavimento. Vorrei avere l’indIrizzo è il numero telefonico per la zona di Lecce (Soleto)

    27 Maggio 2020 a 15:34
    • Resinsystem Italia

      Buongiorno, per ricevere tutte le informazioni di cui necessita può contattarci al numero: 059 782793, oppure alla mail: info@resinsystemitalia.it.
      I nostri collaboratori saranno felici di poterla aiutare

      28 Maggio 2020 a 14:40
  • Luca

    Buongiorno, dovremmo risolvere umidità pavimenti, potete fare sopralluogo prima del 22/8 oppure chiamarmi. Grazie. Luca Iodice 335/80588821

    14 Agosto 2020 a 10:19
    • Resinsystem Italia

      Buongiorno, la ringraziamo per averci contattati, il suo contatto è stato inoltrato al personale specializzato che la contatterà quanto prima possibile per darle tutte le informazioni dic ui ha bisogno.
      Per qualsiasi ulteriore informazioni può contattarci al numero 059 782793, oppure alla mail: info@resinsystemitalia.it.

      17 Agosto 2020 a 10:55
    • Fabio

      Buongiorno dopo aver passato su pavimento esistente barriera al vapore per poi eseguire microcemento purtroppo sono nate delle bolle e macchioline su quasi tutte la pavimentazione cosa posso fare

      28 Febbraio 2021 a 20:18
      • Matteo Toto

        Buongiorno Sig. Paiano , la ringrazio per averci scritto, le consiglio di contattarci direttamente al numero 059 782793, oppure alla mail: amministrazione@resinsystemitalia.it.
        In questo modo potremo farla parlare direttamente con un nostro tecnico che saprà consigliarle la soluzione migliore al suo problema.
        Le auguro intanto una buona giornata

        1 Marzo 2021 a 8:47
  • LUCA

    Buongiorno
    ho un problema nella mia cucina di umidità, già fatto con prodotto KERECOL, l anno scorso, è ritornata,
    si può SISTEMARE DEFINITIVAMENTE.

    26 Agosto 2020 a 20:49
    • Resinsystem Italia

      Buongiorno Luca, la ringrazio per averci scritto, le consiglio di contattarci direttamente al numero 059 782793, oppure alla mail: info@resinsystemitalia.it.
      In questo modo potremo farla parlare direttamente con un nostro tecnico che saprà consigliarle la soluzione migliore al suo problema.
      Le auguro intanto una buona giornata

      27 Agosto 2020 a 9:08

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